Profumo di Primavera

Carissimi amici e devoti,

dopo aver vissuto l’itinerario quaresimale, tempo “favorevole per la nostra salvezza”, siamo invitati ora ad aprirci alla “sfolgorante” novità della Pasqua; sfolgorante come la luce di Cristo Risorto da morte, novità perché la Pasqua non è mai la “solita minestra riscaldata”, ma ogni anno ci invita ad una vita nuova, a lasciare l’uomo vecchio per essere “totalmente nuovi”, potremmo dire “risorti con il Risorto”. 

Una frase in questo periodo mi sta accompagnando e dando forza: NON C’E’ INVERNO CHE POSSA IMPEDIRE LA PRIMAVERA! 

Può sembrare pura poesia, ma credo invece che in questa frase sia racchiuso tutto il significato profondo della Pasqua, e di conseguenza il significato profondo della nostra vita cristiana.

Tutti noi, prima o poi, sperimentiamo l’inverno lungo il nostro cammino: quando ci sentiamo “raffreddati dentro” da esperienze che ci feriscono, o quando sperimentiamo quel senso di inutilità in ciò che siamo o in ciò che compiamo; quando ci sembra di aver toccato il fondo e arriviamo a urlare dentro di noi quel “Perché”, molte volte seguito da un silenzio assordante…  quanto è difficile vivere e attraversare l’inverno interiore. 

Lo hanno sperimentato gli apostoli, di fronte alla Passione e Morte del loro Maestro, increduli, totalmente spiazzati da tutto ciò che stava succedendo: solo il vento gelido della paura e dello sconforto soffiava sul loro cuore, bloccato, impietrito di fronte a quel masso rotolato davanti al sepolcro.

Lo ha sperimentato la Madonna, ai piedi di quella Croce, su cui stava morendo suo figlio, inchiodato come il peggiore dei malfattori, lui, l’innocente; lei, trapassata, “attraversata” nell’anima da quel dolore.

Gesù stesso lo ha sperimentato, nel Getsemani, e anche sulla croce, attraverso quel grido “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”… 

Ma l’inverno non è l’ultima parola… un contadino sa molto bene quanto sia necessario l’inverno perché la natura possa poi dare il meglio nelle stagioni successive; la terra, nel silenzio, riposa, e si prepara per rinascere… 

Così la Pasqua ce lo ricorda: Gesù, nel sepolcro, è semplicemente come quel seme, che caduto in terra, ha donato la sua vita… ma in realtà il freddo di quella pietra sta per essere vinto dalla Vita! Cristo Risorto ci viene a ricordare che non c’è inverno che impedisca la primavera, anche per noi! Carissimi, la Pasqua ci ridoni nuova forza, anche di fronte a questa realtà dura che abita la nostra esistenza, che piaga il mondo con i dolori e gli orrori dei conflitti in molte parti del pianeta… non lasciamoci bloccare dall’inverno, ma apriamoci alla primavera “dello spirito” per essere portatori di quella gioia che ha la sua sorgente nel Signore, Vincitore della Morte.

Maria, Madre della Misericordia, Madre del Risorto, ci aiuti a contemplare già la primavera anche di fronte al silenzio, a volte assordante, dell’inverno.

BUONA PASQUA A TUTTI!

Don Federico