Misericordia, bellezza di Dio

Lunedì 29 Luglio 2024

“La misericordia è la più grande di tutte le perfezioni, perché è opera più grande
perdonare che creare il mondo”.
Queste parole di San Tommaso d’Aquino aprono le porte a questa settimana in
preparazione alla Festa della Madre della Misericordia, in questo anno, per il nostro
Santuario, che oserei definire “giubilare”, nella ricorrenza del 190° anniversario delle
Apparizioni della Vergine Maria, “la Signora piangente”, qui al Chiotto di Valmala.
Una settimana in cui riscoprire la Misericordia di Dio che non solo si è fatta carne in
Cristo Gesù, ma che continua a voler rendersi visibile nella nostra carne; un’occasione in
cui lasciarci prendere per mano da Maria, la Madre della Misericordia, perché ci aiuti ad
essere veramente “volto di misericordia” nella nostra quotidianità.
Misericordia, perdono, redenzione: sono tutti stupendi volti di Dio, riassunti tutti nel
mistero dell’Incarnazione, il punto più alto dell’amore di Dio nei confronti dell’umanità
bisognosa di essere redenta.
Teresa di Lisieux, contemplando questo misterioso scambio tra cielo e terra, affermava
che: “La maniera di essere giusto da parte di Dio consiste nell’essere misericordioso; non
si può avere paura di un Amico così tenero”.
San Giovanni, nella sua Prima Lettera, lo abbiamo ascoltato, ci dice che L’AMORE E’
DA DIO; DIO E’ AMORE!
Il nostro Dio, per usare un’immagine, è sempre in ricerca e in attesa; egli cerca colui che
si è smarrito e attende il ritorno di quel figlio che si è allontanato. E qualunque sia il
motivo dell’allontanamento, Egli continuamente ripete, quasi come un ritornello
d’amore, “TORNATE A CASA!”. Non per ricevere una punizione, ma per fare festa!
Per ritrovare la pienezza della vita, per lasciarsi nuovamente immergere in quell’amore
che cancella ogni paura. Nessun peccato, neppure nella forma più grave, ferma Dio! Non
frena il profondo desiderio di Dio di stare con noi, di gioire nel vederci felici, ponendo
insieme a noi le premesse per una gioia senza fine!
Il profeta Sofonìa esprime tutto questo, potremmo dire, in modo poetico:

“Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te
è un Salvatore potente.
Gioirà per te,
ti rinnoverà con il suo Amore,
esulterà per te con grida di gioia” (3,17)

Sapete Dio cosa ripete instancabilmente a ciascuno di noi? Ripete: “TU NON SEI IL
TUO ERRORE, TU NON SEI IL TUO PECCATO!” e allora, non possiamo

permettere ai nostri errori di condannarci alla tristezza assoluta, profonda. Noi, grazie
alla Misericordia di Dio, siamo chiamati a scoprire continuamente la nostra bellezza, i
nostri doni, le nostre capacità di cambiamento, di crescita, la nostra capacità di amare!
Noi, peccatori perdonati, potremmo dire “misericordiati”, siamo amati, nonostante
tutto. E possiamo così far fiorire i semi di bontà e di amore che il Signore ha posto
dentro di noi! Siamo chiamati a questo, e a cose davvero grandi, grazie alla Misericordia
di Dio che ci raggiunge ovunque noi siamo, anche quando ci sentiamo nei bassifondi
della nostra vita.
E allora il ritornello del Salmo di quest’oggi, 29 luglio, diventa un invito pressante per
tutti noi: “Gustate e vedete come è buono il Signore!”. Cerchiamo veramente di
assaporare fino in fondo la grandezza e la bellezza della Misericordia del Signore,
chiedendo a Maria, la Madre della Misericordia, che rafforzi nei nostri cuori la
consapevolezza di essere amati e perdonati da Colui che è Misericordia.
Papa Francesco, al secolo Jorge Bergoglio, pochi giorni prima dell’ordinazione
sacerdotale, scrisse una preghiera, che risuona quasi come una professione di fede
“moderna”… ne riporto alcuni passaggi… Cerchiamo di far risuonare in noi queste
parole:
“Voglio credere in Dio Padre, che mi ama come un figlio, e in Gesù, il Signore, che ha infuso il suo
Spirito nella mia vita per farmi sorridere e portarmi così al regno di vita eterna. Credo nella mia storia,
che è stata trapassata dallo sguardo d’amore di Dio. Credo nella pazienza di Dio, accogliente, buona
come una notte d’estate. E aspetto la sorpresa di ogni giorno nel quale si manifesterà l’amore, la forza, il
tradimento e il peccato, che mi accompagneranno fino all’incontro definitivo con quel volto meraviglioso
che non so come sia, ma che voglio conoscere e amare”.

Parti delle riflessioni sono liberamente tratte dal libro “Nelle ferite umane la Divina Misericordia”

1 Comment

Grazie Don Federico, è molto confortante sapere e credere che Dio ci ama nonostante le nostre miserie , i nostri peccati, in preghiera chiediamo alla Madre della Misericordia di aiutarci a capire i nostri allontanamenti e di tornare a casa “ Misericordiati” (mi è piaciuta tantissimo questa espressione )

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